venerdì 21 giugno 2013

L'INCANTESIMO DELLA CREAZIONE

Proiezione del documentario 'L'INCANTESIMO DELLA CREAZIONE' di Ugo Amati e Michele Bianchi

Questo lavoro tratta il tema controverso del binomio arte/follia, mettendo in discussione il concetto di psicopatologia dell’espressione.
Spezzoni di film e frammenti di viaggio, sono inseriti nella struttura filmica, in quanto parte della memoria e del percorso professionale ed esistenziale del Dr. Amati.
Dopo la proiezione gli autori si confronteranno con l’artista Graziano Spinosi , il filosofo Pietro D’Oriano e con il pubblico.



Unica proiezione sabato 29 giugno alle ore 21:30 - Ingresso libero

Come arrivare


 Comunicato stampa


Questo lavoro tratta il tema controverso del binomio arte e follia, mettendo in discussione il concetto di “psicopatologia dell’espressione” secondo il quale un’arte malata si opporrebbe a un’arte sana. La scaturigine creativa è una e una soltanto e può declinarsi in modalità estetiche più o meno valide. Ugo Amati, psichiatra e psicanalista , egli stesso pittore, ha lavorato alcuni anni presso la Clinique de la Borde diretta dal dottor Jean Oury nella regione del Loire et Cher. Il dottor Oury, ha stimolato  nel corso degli anni l’attività creativa degli ospiti della Clinica , raccogliendo un certo numero di opere che saranno custodite nel Museo che si sta costruendo all’interno della clinica, dove sarà esposto anche il quadro del dr. Amati.   Questo dono ha ispirato il docufilm , che altro non è che un viaggio ,  dove gli incontri del passato con luoghi e personaggi si incontrano e si intrecciano .  Il docufilm è una testimonianza e un omaggio al dr. Jean Oury , un grande clinico , autore di una tesi nel 1950 sulla creazione estetica sempre attuale. Un uomo dotato di una sensibilità particolare per la necessità vitale  dei malati di mente di ritrovare se stessi e di auto costituirsi creando opere. Ed è anche, parallelamente, una critica alla deriva tecnocratica della psichiatria attuale. Il lavoro è impreziosito da un’intervista rilasciata recentemente dal professore Gillo Dorfles, pittore e  psichiatra  egli stesso, oltre che critico d’arte e intellettuale di fama internazionale.
Michele Bianchi, psicoanalista, ha collaborato alla realizzazione del docufilm , contribuendo alla struttura, al montaggio  e alle scelte musicali.
Spezzoni di film e frammenti di viaggio, sono inseriti nella struttura filmica, in quanto parte della memoria e del percorso professionale ed esistenziale del dr. Amati.
Dopo la proiezione gli autori si confronteranno con l’artista Graziano Spinosi , il filosofo Pietro D’Oriano e con il pubblico.


                                       
                                        A cura di Simona Rinciari

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